Questa poesia è dedicata alla nostra generazione imbelle ed inetta, di cui anche io, ahimè, faccio parte..
ATTINGERE INVANO
Siamo figli dell'omertà
E padri della vergogna.
Ci piace contemplare stolidamente esempi magniloquenti
Non appartenenti alla nostra realtà
Esempi di virtù e di beltà
Estranei ai nostri tempi contingenti..
Giacciamo ebbri nella nostra meticolosa apologia
Rimanendo sordi ai nostri autentici desideri
E ci spaventiamo dinanzi alla carestia
Non trovando riparo nei nostri morti pensieri.
Attingiamo invano a sorgenti
Che sgorgano da una lontana terra irraggiungibile
E ci allietiamo frementi
Al temporaneo riposo di questo mondo irascibile.
giovedì 30 luglio 2009
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