Una ridda di manichini rivestiti
Di polpa, carne e sangue
S'affolla negli opachi spazi della noia
Sotto cui restan celati
Immensi abissi d'ignota tensione.
Le mortali spoglie
Numerose s'addensano
Sui torridi spartiti
Del malessere comune e solitario.
Pochi osano addentrarsi
Ai limiti della putrida e nera valle,
Nutrice d'esistenze discontinue e frammentarie,
Per immergersi nel regno senza segno
Dell'eterno collasso.
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