PERFIDIA
Taglia le mie vene congelate
E scruta il sangue che non c'è
Non è questa la parte migliore di me
Ti accorgi nelle tue vittorie bramate.
Scendevi per il sentiero silente
Con qualche vago pensiero nella mente
Dalla vita alla morte il passo è breve
Te ne accorgevi sì, portando la tua croce greve.
Sotto un cielo cosparso di cenere
Cercasti di invocare il mio perdono
E capisti che non vi era nulla su cui premere.
Mi insegnasti a reprimere le mie generose emozioni
La mia disgrazia per te era il più gran dono
Mi tirasti nel baratro delle tue oscure ossessioni.
lunedì 28 settembre 2009
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